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Primo Capitolo gratuito:
Soundtrack “Amazing Grace”, Celtic Woman:
Trama
Bellshill 1974, Scozia. Eve ha appena
diciotto anni, viso da bambina e una spiccata tendenza alla ribellione, da
quando suo padre ha abbandonato la famiglia, lasciandola sola con la madre
alcolizzata e una misera borsa di studio per mantenersi fino al diploma.
Frequenta la St. John Academy, un istituto
religioso in cui vige ancora la punizione corporale, e a causa del suo
carattere impulsivo, si ritrova più di una volta con i segni delle frustate
sulla schiena.
Una mattina di pioggia, mentre si reca alle lezioni,
Eve conosce Adam. I due si sentono immediatamente attratti l’una dall’altro,
finché giunta a scuola, lei non scopre che quel giovane uomo così affascinante
è un prete, Padre Mac Gregor, il suo nuovo insegnante.
Proprio come un’autentica Eva tentatrice, la
ragazza prova in più di un’occasione a sedurlo, usando tecniche sempre più
imprudenti, venendo ogni volta rifiutata, nonostante lui si lasci scappare
degli istintivi momenti di passione e tenerezza.
Adam diventa una vera e propria ossessione
per Eve.
Questa relazione proibita, alimentata dal
fuoco della tentazione, risveglierà parecchi demoni del passato di entrambi,
ponendoli davanti a delle scelte drastiche.
Una storia d’amore intensa e drammatica, tra
il suono delle cornamuse e il verde smeraldo degli immensi altipiani della
Scozia. “Temptation” è un romance dalle accese tinte erotiche che si legge
tutto d’un fiato e che trascina in un turbine di emozioni contrastanti, narrato
dall’appassionata voce della protagonista.
Dopo aver assaggiato un frutto talmente
proibito, è davvero possibile conoscere la differenza tra il bene e il male?
“Adam ed Eve. Era un crudele scherzo del
destino. Anche io sarei stata la causa della rovina di quell’uomo? Sarei
riuscita a farlo scacciare dal Paradiso Terrestre, facendogli assaggiare il
frutto proibito?
Avrei dato qualsiasi cosa per conoscere il
suo passato, per sapere cosa lo aveva spinto a scegliere quella vita.
Sapevo bene che Adam non era un prete come
tutti gli altri. I suoi occhi, così straordinariamente verdi, rivelavano un
tormento che non avevo mai intravisto nello sguardo di un uomo.” (Eve)
L’autrice
Connie Furnari è nata a Catania, classe 1976.
Laureata in lettere, appassionata di cinema, pittura e cartoni animati, ha
pubblicato in numerose antologie e vinto diversi premi letterari.
Predilige scrivere il fantasy, ma si dedica
anche al romance e alle fiabe per bambini. Ha già pubblicato “Stryx il marchio
della strega” un urban fantasy, “Angeli Ribelli” un paranormal gothic
vittoriano, e i paranormal romance “Moonlight” e “Zelda”.
“Temptation” è la sua prima prova come
autrice romance.
Tutte le opere dell’autrice sono facilmente
reperibili su Amazon e nei vari bookstore on line.
Collaboratrice di molti web magazine
letterari, vive tra centinaia di libri e dvd; adora leggere, disegnare fumetti
manga, e dipingere quadri a olio mentre ascolta musica classica.
Il blog www.conniefurnari.blogspot.it offre stralci delle sue opere ed eBook gratuiti, contest letterari,
affiliazioni e promozioni di opere inedite ed editori, una sezione dedicata
agli scrittori esordienti e alle case editrici, servizi di editing e molto
altro.
La sua email ufficiale è conniefurnari@hotmail.it
Stralcio del romanzo
Finalmente la coda terminò. Controllai,
guardinga. Non c’era nessuno che aspettava dietro di me. Entrai nel
confessionale, inginocchiandomi sul cuscino di raso.
«Mi benedica Padre, perché ho peccato»
esordii, con voce ironica.
Dall’altra parte, dietro il reticolato, Adam
spalancò gli occhi non appena riconobbe la mia voce. Non rispose subito. «Il
Signore ti ascolta.»
«Perché hai chiesto che io venissi trasferita
in un altro corso?» domandai, senza attendere oltre.
Udii Adam mormorare tra sé, seccato. «Questo
è un confessionale. Non è il luogo adatto per parlare di certe cose. Se non hai
nessun peccato da confessare, cosa di cui dubito, vattene.»
Ascoltando quel tono, talmente saccente e
freddo, mi venne voglia di piangere. Non aveva alcun diritto di trattarmi così.
«Va bene, Padre. Confesserò i miei peccati»
sussurrai, avvicinandomi alla rete della finestrella che ci divideva.
Lui attese, un anelito ansioso gli scappò
dalle labbra.
«Ti desidero da morire, Adam.»
«Eve, vai via…» Si tenne la fronte,
esasperato.
«Sono una tua fedele, non puoi negarmi la
confessione e il perdono di Dio» insistetti, con voce tenue e dolce.
«Ricordi quella mattina, quando ci siamo
conosciuti e siamo rimasti abbracciati dentro l’autobus?» proseguii. «Quella
sera mi sono toccata, pensando a te.»
«Eve, ti supplico. Devi smetterla di
tormentarmi.»
Fu come se non avesse detto nulla: continuai,
la voce simile a un sussurro eccitato, suadente e accattivante. «Ho immaginato
che le mie dita fossero la tua lingua, che mi scivolava dentro, che si muoveva,
leccandomi fino a farmi gemere. Gustavi tutto il mio sapore e mi bagnavo sempre
di più. Ne volevo ancora e ancora… e tu mi accontentavi.»
Mi aggrappai al reticolato per osservarlo: lì
dentro faceva sempre più caldo e una goccia di sudore gli colò lungo il collo.
Adam respirava a fatica, sembrava stesse quasi soffocando. I pantaloni, tesi
sulla sua erezione, sottolineavano la sua evidente eccitazione.
«Tu ti sei toccato quella sera?» sussurrai,
le mie labbra umide sfioravano la rete. «Scommetto di sì. Mi piace immaginarti
mentre lo fai, mentre ti masturbi pensando a me, a come prendermi. Vorrei che
tu mi scopassi fino a farmi gridare.»
Adam allentò il collarino bianco da prete:
era come se, all’improvviso, gli stesse sempre più stretto, sentiva il bisogno
di toglierselo, per riuscire a respirare.
La mia confessione proseguì, con tono sempre
più provocatorio. «Mi piacerebbe che tu lo facessi in questo momento, che mi
scopassi. Ti vorrei avere fra le mie gambe, sentirti spingere, ripetutamente,
fino a farmi venire. Quando quella sera mi sono toccata, pensando a te, ho
goduto come mai prima.»
«Ora smettila, devi andartene…» Lui provò a
riprendere un po’ di lucidità. Spiai ancora. La mano gli era pericolosamente
scivolata fra le gambe, ma sarebbe esploso pur di non fare quello che il suo
corpo pretendeva.
«Non hai idea di cosa ti farei, Adam.»
Presi una pausa, mi leccai le labbra,
esaltata. «Sei eccitato in questo momento, vero?... Se io ti fossi indifferente
non accadrebbe di certo. Perché non vuoi stare con me? Perché non mi vuoi?»
Finalmente Adam scoppiò. «Sì, ti voglio anche
io. Ma purtroppo non potremmo mai stare assieme.»
Dopo aver udito quelle parole, socchiusi gli
occhi con un gemito e lo lasciai continuare: «Non conosci la mia vita, Eve. Non
sai perché mi sono fatto prete, non potresti capire. Devi allontanarti da me.
Se mi starai vicino soffrirai.»
«Dimmelo allora. Voglio sapere cosa c’è nel
tuo passato.»
«Meglio di no. Non voglio trascinare anche te
nel baratro. Ti amo troppo per farti questo.»
Un’esplosione violenta spezzò il mio cuore in
due.
Aveva appena detto che mi amava. Non riuscivo
a crederci.
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