lunedì 2 novembre 2015

RECENSIONE: La nostra ultima canzone di S.K. Falls

Il più grande desiderio di Saylor è essere malata e che tutti le stiano attorno per prendersi cura di lei. Ha la sindrome di Mùnchausen. Così quando il suo psichiatra le consiglia di andare a fare volontariato in ospedale per i gruppi di auto-aiuto, accetta con grande entusiasmo. Inizia così a frequentare un gruppo di ragazzi della sua età malati terminali, inizia a uscire con loro, a vederli al di fuori dell'ospedale, a far sempre più parte della loro vita, fingendosi malata. Nel gruppo c'è Drew, un ragazzo bellissimo e di cui lei si sta innamorando. A separarli una tremenda bugia: Saylor non è davvero malata. Ma a stringerli per sempre sarà una crudele verità: Drew sta morendo...
Casa Editrice: Piemme
Collana: Freeway
Data Pubblicazione: 20 ottobre 2015
Prezzo: 16.00 €

RECENSIONE:


La nostra ultima canzone tratta temi delicati e toccanti come la malattia degenerativa e la malattia psicologica e devo dire che la scrittrice ha compiuto una magia, perché pur trattando argomenti così seri e delicati, non ha mai appesantito il libro. 
E' un libro di forte impatto, è impossibile descrivere la girandola di emozioni che mi ha suscitato questa lettura, sono passata dalla rabbia alla profonda e lacerante tristezza ma ho trovato anche speranza. E' un libro sulle seconde occasioni, S.K, Falls è una scrittrice davvero talentuosa, ha scritto un libro che spiazza.
Saylor, la nostra protagonista, soffre della sindrome di Munchausen, ovvero ama la malattia ama la sensazione di non stare bene, per questo cerca in ogni modo possibile di ammalarsi. All'inizio del libro, sono sincera, questo suo comportamento mi ha lasciata perplessa, come può una persona sana fisicamente cercare in ogni modo possibile di ammalarsi? Finché la verità non mi si è aperta davanti agli occhi, è un modo disperato e triste di attirare l'attenzione dei suoi genitori. Suo padre è un avvocato molto famoso e importante praticamente è sempre in giro per lavoro, la madre sembra mal sopportare la presenza di Sailor, a lei preferisce "perdersi"  nella sua passione, costruire casa in miniatura. Saylor risente molto di questo clima così "freddo" in casa, per questo cerca la malattia perché quando non sta bene, si occupano di lei, anche se sono costretti.
Lo psicologo dove è in cura Saylor le consiglia di seguire una terapia, per questo si ritrova in un gruppo di sostegno di malati terminali. I membri di questo gruppo soffrono tutti di malattie vere e terminali, per questo Saylor gli fa credere di essere ammalata anche lei.
Non pensate mai che Saylor prenda in giro questi ragazzi, è vero l'inganni e da questo inganno scaturiscono una serie di bugie, ma Saylor lo fa perché tra loro si sente a casa e capita.
Per questo noi mentre leggiamo non possiamo che provare compassione anche per lei, perché è costretta a sopportare una vita famigliare senza amore, è costretta a raccimolare un pò di amore, non importa se i modi sono giusti o sbagliati lei ha bisogno d'amore.
Saylor è sempre stata da sola, non ha mai avuto amici, ora in questo gruppo è circondata da amici, persone che amano la sua compagnia. In questo gruppo Saylor conosce Drew tra loro scatta subito una forte attrazione, Saylor fiorisce grazie alle attenzioni che Drew le regala.... ma  ha anche paura di come potrà reagire Drew quando scoprirà che non è ammalata.
La nostra ultima canzone ha una trama straordinaria, tutti i protagonisti che ne fanno parte sono unici e memorabili, hanno una forza interiore davvero da fare invidia, non vogliono compassione, vorrebbero solo una vita normale.
Il finale mio ha lasciata senza fiato e anche con un pò di amaro in bocca, ma ragionandoci ho poi capito che è stato giusto e perfetto così, la scrittrice è stato coerente con la trama e con la vita....secondo ma lascia anche un messaggio importante. non importa quanto rimane da vivere dobbiamo vivere al massimo sempre e comunque. 
La nostra ultima canzone come ho già detto è una storia complessa fatta di dolore, bugie e inganni ma insegna anche a superare tutte le avversità e a vivere al meglio.
 

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