sabato 20 maggio 2017

BlogTour: La Più Bella Storia D'amore di Brendan Kiely - Storie d'amore immortali



Ciao  a tutti
ci sono alcune storie che rimangono nel cuore, tanto che ogni tanto se non si legge il libro però abbiamo "bisogno" di sfogliarlo e leggere le alcuni parti che abbiamo così tanto amato.
Oggi il Blog L'universo Dei Libri è molto felice di ospitare una tappa romantica... Storie d'amore immortali .... Quali sono le vostre storie d'amore che conservate gelosamente nel vostro cuore?




Hendrix è qualcosa a metà tra un poeta e un'anima persa. Con un padre mai conosciuto e morto tanti anni prima, e una madre votata totalmente al lavoro, vede nel nonno l'unica e sola famiglia che abbia mai avuto. Peccato che l'Alzheimer se lo stia portando via un poco alla volta. In un estremo tentativo di dargli un motivo in più per resistere, Hendrix gli ha fatto una promessa impossibile: prima che la malattia cancelli qualsiasi ricordo della moglie, il suo unico, grande, indimenticabile amore, lui lo riporterà sulla collina dove i due si scambiarono il primo bacio.
Corrina è una musicista di talento, soffocata dai genitori adottivi troppo apprensivi. La sua unica possibilità per sopravvivere sembrerebbe la fuga da una vita che non la rappresenta, per diventare la persona che davvero desidera essere, qualunque cosa questo significhi.
Ritrovatisi insieme un po' per caso in una caldissima notte di luglio, Hendrix e Corrina decidono di rischiare il tutto per tutto. Dopo aver rubato la macchina della madre del ragazzo e aver fatto uscire il nonno dall'istituto in cui è ricoverato, danno inizio al loro viaggio verso est. Un'avventura che li condurrà da Los Angeles a New York, inseguiti da genitori, medici e polizia, e che insegnerà ai due ragazzi qualcosa di più su cosa significhi essere davvero se stessi e innamorarsi per la prima volta. E soprattutto quanto nella vita sia fondamentale l'amore. Perché forse è proprio vero quello che dice sempre il nonno: le uniche storie destinate a durare sono le storie d'amore.


Se penso alle storie d'amore immortali quella più famosa sicuramente è quella di Romeo e Giulietta.

Romeo e Giulietta) è una tragedia di William Shakespeare composta tra il 1594 e il 1596, tra le più famose e rappresentate, nonché una delle storie d'amore più popolari.
La vicenda dei due protagonisti ha assunto nel tempo un valore simbolico, diventando l'archetipo dell'amore perfetto, ma avversato dalla società. Innumerevoli sono le riduzioni musicali e cinematografiche .
ORIGINI
Il dramma è soprattutto di ispirazione medievale, nonostante Carol Gesner e J.J. Munro abbiano dimostrato come il motivo sia già presente nella letteratura greca antica nei Babyloniaka di Giamblico e negli Ephesiaka (Racconti efesii intorno ad Abracóme e Anzia) di Senofonte Efesio. In questo secondo romanzo Anzia, una donna separata dal marito a causa della sorte avversa, viene salvata da una banda di ladri di tombe. Sopraffatti dall'eroico Perilao, questi pretende da lei di sposarlo per riconoscenza, creando la stessa situazione provocata da Paride in Shakespeare. Una disperata Anzia beve una pozione che crede essere veleno, ma che come in Giulietta produce solo uno stato letargico di morte apparente. Dopo essersi risvegliata è tratta in salvo dagli stessi tombaroli, con i quali parte per altre avventure fantastiche.
Altra origine è la vicenda di Piramo e Tisbe, da Le metamorfosi di Ovidio, che contiene paralleli alla storia di Shakespeare: secondo la leggenda nella versione di Ovidio l'amore dei due giovani era contrastato dalle famiglie, tanto che i due erano costretti a parlarsi attraverso una crepa nel muro che separava le loro case e questa difficile situazione li indusse a programmare la loro fuga d'amore. Nel luogo dell'appuntamento – che era vicino a un gelso – Tisbe, arrivata per prima, incontra una leonessa dalla quale si mette in salvo perdendo un velo che viene stracciato e macchiato di sangue dalla belva stessa. Piramo trova il velo macchiato dell'amata e credendola morta si trafigge con la spada. Sopraggiunge Tisbe che lo trova così in fin di vita e, mentre tenta di rianimarlo gli sussurra il proprio nome, lui riapre gli occhi e riesce guardarla. Per il grande dolore anche Tisbe si uccide accanto all'amato sotto il gelso. Tanta è la pietà degli dei nell'ascoltare le preghiere di Tisbe che trasformano i frutti del gelso, intriso del sangue dei due amanti, in color vermiglio.

I promessi sposi
Renzo e Lucia
Si tratta di due giovani innamorati, di circa venti anni, entrambi orfani di padre. La coppia vive umilmente, guadagnando quel poco che gli basta per vivere con il proprio lavoro: Renzo Tramaglino è un filatore di seta, Lucia (il cui cognome è Mondella) lavora alla filanda oppure sbriga le faccende domestiche. La condizione dei due ragazzi è quindi modesta ma decorosa. Il loro sogno è di sposarsi e di metter su famiglia.

Lo scrittore attribuisce subito, già nell’incipit del romanzo, alcune caratteristiche ai due personaggi principali, delineando due personalità abbastanza diverse tra loro. Renzo, per esempio, è descritto come un giovane pacifico e idealista, che crede fermamente nella giustizia e che si infiamma dinanzi ad un torto subito, visto che il suo obiettivo è comportarsi in maniera giusta con tutti. Insomma, un giovane esuberante ed irruente ma nell’accezione positiva del termine.

Lucia, invece, solo all’apparenza più fragile e debole, di fronte ad un’offesa subita si chiude in se stessa e sfoga la sua rabbia nel pianto. Entrambi professano la religione cristiana e cercano di metterne in pratica i dettami nella vita di tutti i giorni.

Ambientato dal 1628 al 1630, il romanzo mette in evidenza la situazione sociale, storica, morale del Seicento italiano, soffermandosi spesso su alcuni episodi di violenza e sopraffazione da parte dei signorotti sul popolo.

Renzo e Lucia sono tra le vittime di un sistema sociale che mira a privilegiare i ricchi signori a scapito della povera gente, costretta a sopportare i loro soprusi. Renzo non è un popolano qualcuno, è anzi descritto dal Manzoni come un giovane scaltro ed intelligente, non disposto a farsi piegare dalla prepotenza dei potenti: saprà infatti opporsi con fierezza e determinazione nei confronti del rivale, Don Rodrigo.

A causa di quest’ultimo, che si è invaghito di Lucia e vuole farla sua a tutti i costi, il matrimonio tra i ragazzi rischia di saltare. Lucia, nonostante la sua insicurezza e fragilità femminile, non si dispera mai ed è sempre accanto al suo uomo anche nei momenti più difficili. Il sistema dei personaggi che il Manzoni è riuscito abilmente a creare è in grado di gettare uno spiraglio di bontà e carità cristiana anche sul personaggio più “cattivo” della vicenda.



E poi per me, come storie d'amore immortali, ci sono questi due protagonisti..... che hanno sofferto, combattuto, lottano per il loro amore:  Tatiana e Shura (Alexander)


Leningrado, 1941. In una tranquilla sera d'estate Tatiana e Dasha, sorelle ma soprattutto grandi amiche, si stanno confidando i segreti del cuore, quando alla radio il generale Molotov annuncia che la Germania ha invaso la Russia. Uscita per fare scorta di cibo, Tatiana incontra Alexander, un giovane ufficiale dell'Armata Rossa che parla russo con un lieve accento. Tra loro scatta suvbito un'attrazione reciproca e irresistibile. Ma è un amore impossibile, che potrebbe distruggerli entrambi. Mentre un implacabile inverno e l'assedio nazista stringono la città in una morsa, riducendola allo stremo, Tatiana e Alexander trarranno la forza per affrontare mille avversità e sacrifici proprio dal legame segreto che li unisce.



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